Svoltasi in orario pomeridiano nei locali scolastici e realizzata con la collaborazione della prof.ssa Laura Bon, l’attività ha permesso agli studenti di affinare le competenze relative alla produzione scritta, con particolare attenzione ai fondamenti del giornalismo culturale e alle tecniche di scrittura creativa. Il percorso ha previsto un approccio prevalentemente laboratoriale: gli spunti di carattere teorico sono stati concentrati nei primi incontri, per poi lasciare ampio spazio alla stesura – individuale o collaborativa – di testi, accompagnata dalla discussione e dal confronto sulle scelte stilistiche e narrative effettuate.
Il lavoro si è incentrato sullo studio e sulla riscrittura, in forme narrative differenti, di alcuni dei più noti miti della classicità greco-romana e di celebri episodi dell’epica omerica e virgiliana. Da questo impegno sono nati quattro fascicoli speciali, allegati al giornalino d’Istituto Scripta manent, che raccolgono gli elaborati realizzati dagli studenti.
I partecipanti hanno dapprima (fasc. 1) sperimentato la forma dialogica, prendendo ispirazione dai Dialoghi con Leucò (Einaudi, 1947) di Cesare Pavese (1908-1950), anche per quanto riguarda gli elementi paratestuali. In séguito, l’attenzione si è spostata sul monologo: i testi confluiti nel fasc. 2 sono rivisitazioni di alcuni celebri episodi mitici ed epici che coinvolgono dee ed eroine dell’antichità (Eris, Teti, Ismene, Cassandra, Circe, Calipso, Lucrezia), le quali intervengono in prima persona per narrare la storia dal loro punto di vista, spesso inconsueto e distante da quello dei “vincitori”. Un ventaglio più ampio di forme narrative caratterizza il fasc. 3, che affianca alla forma del monologo e del dialogo frammenti teatrali ispirati alla tragedia greca, bozze di sceneggiature cinematografiche e parti liriche. In questi testi i miti sono rielaborati più o meno liberamente: talvolta in stretta aderenza alla tradizione, talvolta ambientati in contesti del tutto nuovi o dotati di finali alternativi. Nell’ultima parte del corso (fasc. 4) gli studenti hanno atteso a una riscrittura del Decameron di Giovanni Boccaccio (1313-1375) intitolata Hexameron. In questo caso la “brigata” è composta da sei divinità dell’Olimpo, costrette a fuggire dalla dimora celeste per sottrarsi all’ira di Tifone: rifugiatesi in un tempio diroccato nei pressi di Cirene, trascorrono le giornate narrando novelle legate al tema dell’hybris.